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English Coaching e PNL

English Coaching_NLPEnglish Coaching, questo sconosciuto!

Mai sentito parlare di English Coaching? Io l’ho scoperto 1 anno fa… e dopo aver rimandato (per troppo tempo!) la decisione di seguirlo, finalmente ho “trovato” il tempo per farlo.

E così mi sono “tuffata” o meglio immersa per 3 intensissimi giorni, in un nuovo modo di studiare e imparare l’inglese: l’ “English Coaching”.

Da anni volevo migliorare la mia capacità di parlare e di capire questa lingua, soprattutto per motivi lavorativi ma anche personali.

Ho studiato inglese a scuola, come penso la maggior parte degli italiani (e forse come hai fatto anche te), ma la mia conoscenza della lingua era sempre stata “povera” e limitata, non solo perché non facevo pratica, ma soprattutto perché l’insegnamento ricevuto a scuola mi aveva portato ad avere una serie di convinzioni “negative” e limitanti sulle mie possibilità e capacità di parlare in inglese fluentemente (e di capirlo).

Quando andavo all’estero i primi 2-3 giorni erano sempre un problema, perché la paura di far brutta figura, di non capire, ecc. mi bloccava e mi impediva di utilizzare al meglio il mio cervello e le mie conoscenze per parlare, ascoltare e capire.

In realtà, tutto è molto più semplice di quello che si pensa, se sai come fare e se hai qualcuno che ti aiuta a farlo.

 

Pensaci. Quando siamo venuti al mondo non parlavamo la nostra lingua. Se fossimo nati in Italia e trasportati in Russia appena nati, oggi crederemmo di essere Russi e parleremo Russo fluentemente. Se un bambino piccolo fosse allevato dai lupi, imparerebbe a comunicare con essi senza nessun problema. Così sarebbe se, ad allevarlo, fossero scimmie od altri mammiferi. Ciò per farti comprendere che il nostro cervello è un “spugna”. Quindi, non è rilevante “dove” le persone mettono il proprio cervello. Qualunque sia l’ambiente in cui lui sarà “immerso”, inizierà ad imparare, che tu lo voglia o meno.

 

Quando poi entriamo nel mondo della scuola a 6 anni siamo tutti perfettamente in grado di parlare e capire la nostra lingua. L’abbiamo vissuta multi-sensorialmente, vista, sentita, provata, odorata e gustata per 6 anni. Non la sappiamo ancora scrivere ma, la sappiamo già parlare. Nei casi più fortunati dove i genitori sono di due etnie diverse e parlano, ovviamente, due lingue diverse, a 6 anni ci si ritrova a parlarne 2 senza neanche accorgersene (se i genitori sono furbi).

 

E poi cosa succede a scuola? Come ci insegnano le lingue straniere? Ci danno un libro di testo, un tot di ore alla settimana, leggi, ripeti e fai gli esercizi e sforzati di comunicare senza sbagliare (ecco il problema!!!). In più mettiamoci il fatto di essere giudicati davanti agli altri ed il gioco è fatto.

 

Uno dei concetti che viene inculcato nelle scuole è che “sbagliare è sbagliato”. Per non sbagliare, molte persone entrano in uno stato d’ansia, per la paura generata dalle conseguenze del proprio errore, per le risa dei compagni, per il rimbrotto in pubblico del maestro o del professore.

 

Tutto ciò crea, nel cervello, un rilascio di sostanze dette neuro-inibitorie che inibiscono, appunto, le funzioni cerebrali di chiunque.In un ambiente biochimico come questo, si può creare solo un clima di paura, dove l’errore viene giudicato, anziché essere visto come parte del processo di apprendimento.

 

Quindi perché è così efficace l’English Coaching?

Semplice, utilizza il naturale sistema del cervello di immagazzinare le informazioni e di recuperarle.

Il segreto? Mettere a bagno il cervello nella lingua inglese il più a lungo possibile, fornire strumenti utili alla memoria per imparare ad associare, efficacemente ed attraverso la propria neurologia, le informazioni.

 

La cosa straordinaria per me è stata che già dal primo giorno, già solo dopo la prima ora, ero in grado di CONVERSARE TRANQUILLAMENTE (ovviamente sbagliando ancora parole, mettendo mezzo inglese e mezzo italiano… il cosiddetto ITANGLESE!)… ma quella maledetta paura che per anni mi aveva bloccato e mi aveva impedito anche di dire le cose più semplici (se non dopo almeno 2-3 giorni) era svanita. DA SUBITO.

 

Dalla prima all’ultima sessione si fa così tanta pratica che ho anche iniziato a sognare in inglese dopo i primi due giorni! Per arrivare a questo ho iniziato seguendo le precise istruzioni di Marcello, il mio “English Coach”: cominciando a cambiare i settings del telefono, del computer e poi iniziando a guardare con lui i film in lingua originale sottotitolati in Inglese. E molto di più.

 

Dopo 3 intensissimi giorni (e credimi! 10 ore e più di full immersion al giorno sono veramente intense!) ho veramente cambiato la mia testa, nel senso che sono rientrata a casa e ho cominciato a scrivere in inglese… a parlare con i clienti in inglese (e all’inizio mi hanno preso per matta! )… a chiedere le cose in inglese… insomma… per me questi 3 giorni hanno fatto veramente la differenza.

 

Ho scoperto quelle che sono le regole fondamentali per conoscere e memorizzare nuove parole (REGOLE FANTASTICHE!!!), che ti semplificano la vita, e senza le quali non avrei mai potuto imparare, oggi, più di 2000 vocaboli.

 

Ed è proprio vero quando Marcello Buglione dice: “…parlare una seconda lingua è 5% la conoscenza della lingua stessa e il 95% liberarsi da convinzioni limitanti, dalla paura di sbagliare oppure dalla paura di venire giudicati.”

 

E se non conosci una parola di inglese… ancora meglio! Non hai quelle convinzioni limitanti, quelle paure che hanno invece la maggior parte delle persone che lo hanno studiato.

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