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METODO A.L.F. [al quadrato] x la Coppia: Come vivere una Relazione Autentica, ricca di Complicità e senza compromessi, anche se fino ad Oggi NON è stato così e pensi che NON sia Possibile
Il 95% di chi ha messo in pratica il Metodo ALF [al quadrato] ha dichiarato di aver ottenuto risultati sbalorditivi in meno di 8 settimane
Finalmente potrai sentirti soddisfatta e appagata e far rifiorire la tua relazione
Immagina se tu da domani potessi svegliarti e sentirti REALIZZATA nella TUA VITA di COPPIA…
Piena di energia, motivata, amata, accolta, rispettata…
Con accanto quella persona SPECIALE che ti guarda con amore e complicità…
QUANTO SAREBBE BELLO…
Anch’io l’ho sognato per anni, e invece pensa te…
arrivo da 2 lunghe relazioni fallimentari!
Altro che “principe azzurro”!
Altro che amore incondizionato, fatto di complicità, condivisione, passione…!
Fino a quel momento avevo vissuto esattamente il tipo di relazione che NON avrei mai voluto vivere: una relazione disfunzionale, proprio come quella dei miei genitori,
e l’esatto contrario di quella che sto vivendo oggi,
una relazione AUTENTICA, basata sull’AMORE e sul DIALOGO.
So che adesso ti sembra strano
MA E’ COSI’
E se sei qui, probabilmente è perché anche tu credi ancora nella TUA relazione di coppia ma
NON ti senti SODDISFATTA e APPAGATA e vuoi qualcosa di più.
Se continuerai a leggere, ti aiuterò a capire perché e soprattutto cosa puoi fare tu
DA SUBITO
per vivere oggi una relazione autentica, fatta di complicità e condivisione.
Fin da ragazzina mi ricordo che guardavo i miei genitori, perché erano il mio punto di riferimento, per capire da loro cosa fare, come comportarmi e cosa NON fare…
anche se poi ho scoperto che in realtà era controproducente, visto che litigavano continuamente e poi alla fine hanno divorziato…
E spesso mi sono ritrovata a pensare:
“Questo è forse quello che la vita mi ha riservato e non c’è scampo per me, dovrò vivere anch’io una relazione così insoddisfacente, dovrò accontentarmi di ciò che viene, come i miei genitori hanno fatto prima di me…?”
Ecco, tra poco capirai perché ti dico questo e come questo ha a che fare con la TUA RELAZIONE ATTUALE
Forse anche tu oggi hai queste paure…
O forse hai paura di cambiare e di non essere più riconosciuta dal tuo partner e quindi di restare sola
O hai paura di fallire nuovamente, di continuare a fare gli stessi errori, finendo per rovinare inevitabilmente ogni relazione…
Probabilmente negli anni sei andata da psicologi, psicoterapeuti, da sola o in coppia
O forse hai fatto percorsi di crescita personale, meditazione, percorsi olistici
O forse non ti sei ancora rivolta a professionisti, ma hai cercato comunque di risolvere il problema lavorandoci da sola, magari leggendo libri di auto-aiuto, o cercando informazioni su Internet.
Come ho fatto io, anche tu ti sei comunque “scervellata” per capire cosa potevi fare per ritrovare la serenità di coppia e in famiglia
Ma quello che hai scoperto è che comunque l’ennesimo fallimento era dietro l’angolo…
Perché nonostante tu ti sia impegnata cercando di essere disponibile, di capirlo, di capire la situazione andandogli incontro
Di fare sempre di più per la coppia e per la famiglia
Alla fine non hai mai trovato il riconoscimento e la collaborazione che ritieni di meritare
E quell’AMORE, quella COMPLICITA’, quella CONDIVISIONE tanto ricercate e desiderate continuano a mancare.
Se questo ti è successo, voglio dirti che NON sei sola e capisco perfettamente come ti senti, perché mi sentivo allo stesso modo anche io!
Quello che NON sai è che il motivo per cui il 90% delle coppie non riesce a vivere una vita soddisfacente e una relazione speciale è legato a un UNICO FATTORE.
E se continuerai a leggere ti mostrerò come, lavorando su questo unico fattore, potrai tornare a sentirti soddisfatta, appagata, serena e a vivere una relazione AUTENTICA, ricca di COMPLICITA’ e CONDIVISIONE.
Anche se fino ad oggi non è stato così,
ed anche se pensi che non sia possibile.
Ma lo vedremo tra poco, quindi, mi raccomando vai avanti a leggere, perché tra pochissimi istanti ti rivelerò esattamente come puoi iniziare a farlo anche tu da subito.
E se pensi che per far rifiorire la tua relazione e sentirti REALIZZATA nella TUA VITA di COPPIA sia necessario rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta (e andarci in coppia) e che quindi sono necessari anni di lavoro e lunghe sofferenze,
in realtà capirai che NON è così.
E se leggerai fino alla fine, scoprirai il PERCHE’ e ti citerò anche le fonti di questi studi che mi hanno permesso di tornare a sentirmi soddisfatta e appagata e vivere una RELAZIONE ricca di AMORE, in cui mi sento realizzata, apprezzata e speciale.
Ma prima…lascia che mi presenti.
Ciao, sono Stella, Coach Relazionale, Trainer in PNL ed esperta in Comunicazione e Ipnosi dinamica Benemegliana.
Da oltre 5 anni aiuto donne che credono ancora nella loro relazione a vivere un RAPPORTO AUTENTICO e SENZA COMPROMESSI anche se in questo momento NON si sentono soddisfatte e appagate.

Grazie per essere qui, in questa presentazione!
Leggi con attenzione fino in fondo, perché ti rivelerò non solo come potrai tornare a vivere una relazione fatta di AMORE, COMPLICITA’ e CONDIVISIONE…
…ma potrai finalmente liberarti da TUTTI quei pesi emotivi che ti stanno impedendo di sentirti REALIZZATA nella TUA VITA di COPPIA
Sei pronta?
Partiamo!
La prima cosa fondamentale che devi sapere è che
la coppia è un sistema INTERCONNESSO
all’interno del quale un cambiamento in una “parte” influenza tutto il sistema (quindi anche l’altra), per ritrovare l’equilibrio interno.
Come gli ingranaggi di un orologio: se si muove un ingranaggio si muove anche l’altro, generando un cambiamento in entrambe le parti.
Ecco perché
il TUO COMPORTAMENTO influenza in positivo o negativo la tua relazione.
Ti faccio un esempio:
se hai la tendenza a “CRITICARE” o “accusare” il tuo partner, ecco che automaticamente la reazione che generi in lui è uno “STARE sulla DIFENSIVA”,
con tutte le conseguenze (negative) che questo comporta, ossia chiusura e incapacità a dirti ciò che pensa e rabbia, delusione, frustrazione, rassegnazione da parte tua.
Forse ti starai chiedendo:
Perché all’inizio del rapporto queste cose non si notano?
Perché notiamo solo le cose che ci piacciono e NON quelle che ci danno fastidio?
Perché all’inizio viviamo quella che si chiama la FASE dell'INNAMORAMENTO.
Ogni partner, nell’innamoramento, tende a idealizzare l’altro.
Ad esempio, facciamo l’ipotesi che il tuo partner ha il naso grosso. Quando sei innamorata non vedi che ha il naso grosso e se qualcuno te lo fa notare rispondi: “Non ha il naso grosso, ha il naso pronunciato”.
E magari ti piace pure. È come se guardassimo la persona attraverso un velo.
Quando passa la fase dell’innamoramento questo velo cade e ci fa vedere la persona com’è “realmente”.
La disillusione fa emergere anche i lati anche “negativi” e iniziamo a vedere e a percepire quello che è il “vero” stile relazionale del nostro partner e viceversa, che, anche se, l’abbiamo messo in atto anche prima (nella fase dell’innamoramento) non importa, perché prima avevamo gli “occhi foderati di prosciutto”.
E perché ti dico tutto questo?
Qual è il grande vantaggio di saperlo?
Continua a leggere, perché adesso te lo spiego.
Innanzitutto, questo che ti sto dicendo è stato studiato e dimostrato dalla Teoria dei Sistemi (applicata da Gregory Bateson assieme a Paul Watzlawick e altri esponenti della scuola di Palo Alto alla famiglia), secondo la quale appunto la coppia è qualcosa di più di due persone che convivono sotto uno stesso tetto e che hanno condiviso un certo numero di esperienze significative.

È un sistema interconnesso in cui il comportamento di uno dei due è in rapporto con il comportamento dell’altro e se cambia una “parte”, cambia il tutto.
Conoscere questo principio ti da il grande vantaggio di sapere che, se vuoi cambiare in meglio la tua relazione, sai che una prima cosa che puoi fare è scegliere di iniziare a cambiare il tuo modo di comportarti.
Ti faccio un esempio di vita vera:
Daniela era solita rivolgersi al marito con una modalità molto impositiva e direttiva. La sua comunicazione era tutta fatta di “DEVI”, “DOVRESTI”, “AVRESTI DOVUTO”, “SAREBBE STATO MEGLIO SE…” ecc.
Questo suo modo di relazionarsi aveva fatto sì che nel corso degli anni il marito (che, come lo definiva lei: “… è uno che si chiude in sé stesso e non risponde, non si esprime”) si fosse sempre più richiuso in sé e le volte in cui si esprimeva era per rinfacciarle quello che lei faceva (che non andava mai bene).
Quando Daniela è diventata consapevole di come interagiva col marito (del suo stile relazionale e comunicativo), quello che ha fatto è stato semplicemente sostituire, nel suo modo di esprimersi, la parola “DEVI” con “PUOI” e “VUOI”.
I risultati sono stati STRABILIANTI!
Dopo solo 7 giorni, ecco cosa mi dice:
“È andata molto bene! Ho usato sempre i verbi potresti, ma non se ne è accorto. Sono rimasta soddisfatta della reazione.
Inoltre in casa c’è molta più pace e tranquillità… mi sembra incredibile che un così piccolo cambiamento nel mio comportamento sia bastato a migliorare così tanto il mio rapporto!”
Questo ti fa capire quanto è importante lo stile relazionale che metti in atto nella tua relazione e che quindi
i problemi, le difficoltà nella coppia dipendono anche da te,
dal tuo stile relazionale (non solo da quello del tuo partner), da come ti comporti, pensi, agisci.
E tra poco ti mostrerò quale famosa teoria dimostra tutto questo, quindi continua a leggere.
Se il nostro stile NON è funzionale è probabile che indurremmo, in noi o nel nostro partner, delle emozioni negative che possono alimentare una comunicazione inefficace, portandoci a diventare aggressive a litigare o a richiuderci in noi stesse, ingoiando il rospo.
In entrambi i casi si genera dentro di noi rabbia, delusione, frustrazione che si trasformano in rancore e risentimento che vanno a minare, giorno dopo giorno, il tuo rapporto, rischiando di portarlo alla separazione.
John Gottman, celebre psicologo di coppia, viene a conferma di tutto questo.
Attraverso i suoi studi (ha condotto per più di 40 anni ricerche su migliaia di coppie, effettuato migliaia di campionamenti, video registrando le coppie e monitorandone le funzioni fisiologiche con strumentazioni da laboratorio),

è arrivato ad individuare 4 comportamenti, 4 colpi bassi, predittivi della fine di un rapporto amoroso, che ha chiamato i “4 Cavalieri dell’Apocalisse”.
Cosa sono questi 4 colpi bassi, questi 4 fatidici Cavalieri dell’Apocalisse?
Si tratta di comportamenti che una volta invaso il cuore della coppia, lo portano verso l’ultimo battito di vita.
Solitamente i “Cavalieri” irrompono in questo ordine: CRITICA, DISPREZZO, ATTEGGIAMENTO DIFENSIVO e OSTRUZIONISMO.
Presta molta attenzione a quello che leggerai, perché può già iniziare a fare la differenza nella tua relazione se inizi a rifletterci su.
Il primo è la CRITICA:
Affermazioni come “sei un egoista”, “sei così pigro”, sono esempi classici e molto comuni da parte di chi critica.
All’interno di una coppia possono esserci aspetti e comportamenti che suscitano lamentele, ma ciò che differenzia una critica distruttiva è il fatto che essa è GLOBALE, poiché colpisce l’intera persona e non un singolo comportamento, fa spesso uso di generalizzazioni come “mai / sempre” (“fai sempre così…” “non vuoi mai…”) e suscita risentimento nell’altro.
Il secondo è il DISPREZZO:
Tra i quattro Cavalieri questo è il più distruttivo, perché chi disprezza trasmette disgusto e conduce irrimediabilmente verso l’infelicità della relazione.
Deridere o sminuire il partner con frasi del tipo: “Oh poverino, e ora come farai! La solita scusa per non accompagnarmi”, usare il CINISMO, o il SARCASMO o la SVALUTAZIONE o FARSI BEFFA DEL PARTNER (per esempio alzando gli occhi al cielo davanti a quanto detto o fatto dal lui) sono tutte modalità che esprimono disprezzo.
Il terzo “Cavaliere” è lo STARE SULLA DIFENSIVA:
Ritirarsi è normale di fronte alla critica o al disprezzo, e potrebbe sembrare una soluzione al conflitto, tuttavia le ricerche dimostrano che questo approccio raramente raggiunge l’obiettivo desiderato.
Mettersi sulla difensiva di fronte alle critiche altrui equivale spesso ad assumere il ruolo della vittima “innocente”, contribuendo a innescare una dinamica altamente nociva per la vitalità della coppia.
Dire al proprio partner “Perché mi tratti male?” nasconde un comportamento sottomesso che va a braccetto con il disprezzo e la critica.
E poi c’è l’ultimo: l’OSTRUZIONISMO
Chi fa ostruzionismo nel corso della discussione diventa impenetrabile, si “chiama fuori”, non è più interessato a quanto accade, usa la strategia del silenzio: una sorta di statua di pietra.
Per chi desidera confrontarsi, avere a che fare con un muro di questo tipo è veramente difficile.
Cominci a renderti conto di quanto è importante sapere queste cose per poter migliorare la tua relazione?
Continua a leggere con attenzione… perché imparare a riconoscere il tuo stile relazionale (e quindi anche se metti in atto uno o più dei 4 Cavalieri) ti consentirà di riconoscere anche quello del tuo partner e soprattutto di poter cambiare il tuo stile, adottandone uno più funzionale.
E qual è il GRANDE vantaggio di tutto questo?
Tutto questo ti darà il grande vantaggio di:
–riuscire a dire e chiedere ciò che pensi con serenità, senza più tenerti tutto dentro (avendo un ATTEGGIAMENTO DIFENSIVO o addirittura facendo OSTRUZIONISMO), o essere aggressiva (e CRITICARE o mostrare DISPREZZO) nei confronti del tuo partner (e dei figli)
-riconoscere ed esprimere le tue emozioni serenamente, imparando a rispettare e far rispettare i tuoi confini
-migliorare la fiducia in te e la tua autostima
–smettere di dire SI quando vuoi dire NO, imparando a dire NO senza sentirti in colpa
–imparare a gestire i conflitti senza più o “scappare” facendo la vittima o “aggredire”
Immagina di riuscire, in modo del tutto naturale e sereno, a dire ciò che pensi SENZA CRITICARE o DISPREZZARE il tuo compagno, esprimendo quello che provi senza timore di sentirti giudicata o rifiutata.
Questo fa sì che lui NON stia più sulla difensiva e possa iniziare ad esprimere ciò che pensa, dirti le cose come stanno schiettamente, senza che tu debba chiedergliele o “tirargliele fuori dalla bocca con le pinze”.

Questo significherebbe iniziare a riportare una nuova SERENITA’ in te e nel tuo rapporto, serenità che inizierebbe a vedere e sentire anche lui (anche senza dover affrontare un percorso insieme).
E ti fa capire quanto è importante lo stile relazionale che metti in atto nella tua relazione per poter iniziare a farla rifiorire.
Probabilmente ti starai chiedendo:
Da cosa dipende il mio stile relazionale?
Ma soprattutto, come faccio a cambiarlo in modo tale da poter davvero migliorare la mia relazione profondamente, senza dover star sempre lì a pensare a come mi devo comportare?
Non preoccuparti se hai questo dubbio! Perché andando avanti a leggere capirai anche tu come fare!
Innanzitutto, il nostro stile relazionale dipende dal fatto che abbiamo vissuto in una famiglia e abbiamo visto (e subìto) il modello di relazione dei nostri genitori, che ha condizionato il nostro MODO di PENSARE e di comportarci e sta condizionando la nostra relazione (come è stato dimostrato dalla teoria dell’attaccamento di Bowlby).
E il nostro modo di pensare dipende da come funziona la mente umana, in pratica:
-facciamo esperienze
-traiamo delle conclusioni (su noi stesse, sugli, altri, sul mondo, su come dovrebbe funzionare una relazione, ecc.)
-e queste conclusioni vanno a creare i nostri PROGRAMMI EMOTIVI INCONSCI
Cosa sono questi PROGRAMMI EMOTIVI INCONSCI?
E soprattutto… lavorare con l’inconscio non sarà pericoloso? Non potrebbe uscire la mia “parte oscura”…?
Ottima domanda! Vediamo subito cosa sono questi Programmi Emotivi Inconsci e se continuerai a leggere, tra poco scoprirai cosa significa lavorare con l’inconscio e soprattutto che NON CI SONO pericoli, anzi!
I programmi emotivi inconsci non sono altro che la serie di DECISIONI e CONVINZIONI che riguardano noi stessi, gli altri, la vita in generale, che si sono venuti a determinare man mano che stavamo crescendo.
Sono degli schemi mentali che ci dicono perché facciamo quello che facciamo, perché ci comportiamo in un determinato modo e perché scegliamo un certo tipo di partner piuttosto che un altro.
Continua a leggere, perché è fondamentale che tu comprenda questo aspetto.
Avendo vissuto fin da piccola in una famiglia, con dei genitori, magari dei nonni e hai visto e “subìto” il loro modello relazionale di coppia.
Subìto perché quando siamo piccoli assorbiamo tutto, in positivo e in negativo.
E quello con i genitori è il primo modello di relazione con cui ti sei trovata a contatto e che ti ha CONDIZIONATO, installando nella tua mente degli schemi mentali di come avrebbe dovuto funzionare la coppia.
Col passare degli anni, crescendo, hai continuato a portare avanti, inconsapevolmente, quegli schemi.
Quindi da adulti continuiamo a mettere in atto quei programmi createsi nel passato, in modo assolutamente inconscio e automatico.
È un po’ come se oggi tu continuassi ad usare un computer con gli stessi programmi di 20 anni fa (o addirittura più vecchi).
Come credi che funzionerebbe?
Sicuramente avrebbe bisogno di un aggiornamento software, giusto?
Ecco, oggi stai ancora agendo in base a quegli schemi mentali che una volta (durante l’infanzia) erano utili, ma oggi NON lo sono più, anzi provocano disagio e ti portano a vivere relazioni disfunzionali e insoddisfacenti.
Questi SCHEMI MENTALI condizionano TUTTE le tue relazioni intime.
Lascia che ti racconti velocemente la storia di Francesca, una mia cliente:
Francesca non aveva ancora 30 anni. Aveva diversi rapporti alle spalle, ma nessuno era andato bene. Non sapeva cosa stava succedendo. A volte i suoi partner le erano stati infedeli, altre volte avevano dimostrato un incredibile attaccamento alla madre.
Lavorando insieme, Francesca si rende conto che la relazione dei suoi genitori era stata disfunzionale: il padre manipolava la madre e allo stesso tempo le era stato infedele in più occasioni…
La madre rimaneva sottomessa, non era in grado di esprimere i suoi sentimenti e aveva resistito perché diceva di provare amore, ma in realtà soffriva di dipendenza emotiva.

Francesca non è mai stata una donna sottomessa, faceva tutto quello che NON aveva visto nella relazione dei suoi genitori: comunicava molto con i suoi partner, si faceva rispettare…
Tuttavia, i suoi partner a volte mentivano e NON comunicavano in modo aperto.
Sebbene Francesca credesse di instaurare relazioni sane, non come quella dei suoi genitori, non capiva perché le sue relazioni non funzionassero.
Alla base dei rapporti di Francesca vi era una mancanza di impegno: stava con persone che non si impegnavano davvero o che le erano infedeli, pertanto lei rimaneva al secondo posto: come era successo a sua madre.
Dopo aver ascoltato la storia di Francesca, probabilmente ti starai chiedendo:
Possiamo scegliere un partner senza essere condizionati dalla relazione dei nostri genitori?
E possiamo migliorare la nostra relazione di coppia anche se abbiamo avuto un modello relazionale disfunzionale?
La risposta è SI’!
Perché questa non è una condanna inappellabile dal momento che il nostro cervello è estremamente plastico e tali ‘automatismi’ possono essere modificati, rimodellati.
Tutti i neuro scienziati infatti sono da tempo convinti e lo hanno dimostrato, che la mente è in grado di cambiare il cervello.
Quindi, identificare come siamo condizionati dai nostri PROGRAMMI EMOTIVI INCONSCI, ci da l’opportunità di fare scelte più libere e di TRASFORMARE la nostra attuale RELAZIONE e la nostra vita.
E questo è esattamente quello che faccio io, io lavoro su 1 singola cosa:
I PROGRAMMI EMOTIVI INCONSCI
Adesso leggi con attenzione perché quello che sto per dirti è IMPORTANTISSIMO!
Il punto è che se queste cose NON le sai, NON te ne rendi conto e quindi NON vai a identificare come ti condizionano i tuoi programmi emotivi inconsci, loro continuano ad agire…
…e continuano a farti rivivere le stesse esperienze dolorose e ad avere quello stile relazionale disfunzionale che sta influenzando negativamente la tua relazione, portandola alla separazione.
Anche perché continuano ad alimentare quella rabbia, quella frustrazione, che poi si trasformano in rancore, in risentimento, in stanchezza fisica e mentale, che sono la strada per l’infelicità personale e della coppia.
Sono quei sentimenti negativi stanno rendendo la tua comunicazione INEFFICACE, che ti stanno impedendo di far vedere e sentire al tuo partner i tuoi VERI sentimenti per lui…
E quindi puoi applicare le tecniche e le strategie migliori del mondo, ma se di sottofondo permane quella rabbia, quel rancore, anche il dire al partner “Ma io TI AMO!”
NON ti farà tornare a vivere una relazione autentica. Solo identificare i tuoi programmi inconsci ti permette di liberarti da quei pesi emotivi e riscrivere nuovi programmi utili…
Immagina di dover parlare di un problema che ti preoccupa col tuo partner…
È sera, siete entrambi stanchi dopo una lunga giornata di lavoro, ma sai come fare per ritagliarti un momento dedicato solo a voi due, per poter iniziare ad affrontare l’argomento…
Ti avvicini, gli sorridi, gli fai sentire che il fatto che ci sia è importante per te e lui ti guarda con amore, affetto e stima…
Sai che sei in grado di gestire le tue emozioni e di dire ciò che pensi con serenità e tranquillità, anche se si tratta di un problema che ti mette un po’ d’ansia…
Non hai più paura per la sua reazione, perché sai che ora lui è in grado di lasciarti i tuoi spazi, di ascoltarti e di farti sentire accolta, senza giudicarti.

Il vostro dialogo NON è più un “volere avere ragione a tutti i costi”, come spesso accadeva prima, ma è un ascoltare le ragioni dell’altro, con l’obiettivo di comprendersi per aiutarsi.
Ti rendi conto che hai molta più chiarezza e lucidità mentale nel condividere con lui il problema e nel trovare nuove soluzioni.
Grazie ai tuoi nuovi programmi emotivi inconsci, ora sei in grado di portare all’interno della tua relazione nuove emozioni e un nuovo modo di relazionarti col lui.
E questo ti fa notare anche miglioramenti nel suo comportamento, che diventa, giorno dopo giorno, sempre più presente e amorevole nei tuoi confronti.
E se, come dicevamo prima, hai paura che lavorare con l’inconscio possa essere pericoloso o temi che possa uscire la tua “parte oscura” … dovrai ricrederti!
Perché NON c’è NIENTE di oscuro nel tuo inconscio! Anzi!
Immagina di essere un meccanico. Per fare un buon lavoro devi avere tutti gli strumenti necessari, quindi chiavi inglesi, cacciaviti e molto altro.
Quindi, tu stai facendo il tuo lavoro con (poniamo) il 20% degli attrezzi che potresti utilizzare, riesci a farlo comunque, ma arranchi e alle volte neppure è sufficiente.
“Coinvolgere” nel lavoro il tuo inconscio, ti permette di scoprire tutte le potenzialità nascoste all’interno della tua “scatola degli attrezzi” e quindi di svolgere il tuo lavoro con maggiore tranquillità, serenità, efficienza e con molto meno stress.
Ecco perché è indispensabile identificare i nostri PROGRAMMI EMOTIVI INCONSCI e come ci condizionano, perché solo così potremo accedere alla nostra “cassetta degli attrezzi”
e usare TUTTI gli strumenti che ci servono e cambiare quelli che ormai non funzionano più con altri più nuovi e “performanti”, per tornare a vivere una relazione basata sull’amore, la complicità e la condivisione.
MA ATTENTA!
C’è una cosa molto importante che devi sapere. Andare dallo psicologo/psicoterapeuta NON ti permetterà di capire come fare a cambiare questi programmi, perché, come spiega Gottman, famoso psicologo di coppia a livello internazionale:
-l’approccio della maggior parte dei consulenti matrimoniali, degli psicologi/psicoterapeuti (anche se qualificati e di talento) si basa sulla propria formazione personale e sulle proprie esperienze, NON su prove scientifiche (come invece lavoro io);
-perché le teorie su cui si basa la loro formazione ed esperienza personale sono state screditate da tempo, ma purtroppo si sono talmente radicate nella cultura popolare che si esita a farne a meno.
Ad esempio, uno dei punti fondamentali sostenuti da queste teorie è che la risoluzione dei conflitti è considerata non solo come una panacea per tutti i matrimoni in crisi, ma anche come un tonico che può impedire ai matrimoni di guastarsi.
Il fatto è che NON funziona!
Non ci credi?
Continua a leggere, perché sto per darti degli importanti dati scientifici a conferma di ciò che ti ho appena detto.
In base agli studi effettuati da Gottman, l’ampia gamma di terapie basate sulla risoluzione dei conflitti comporta un alto tasso di ricadute.
Gli studi dimostrano infatti che solo il 35% del gruppo di coppie prese in esame manifesta un significativo miglioramento del matrimonio come risultato di questa terapia.
Un anno più tardi, solo circa la metà del gruppo, ovvero il 18% di tutte le coppie in terapia, gode ancora dei benefici.
Quando la rivista “Consumer Reports” ha sondato un vasto campione di persone sulle loro esperienze con tutti i tipi di psicoterapeuti, una gran parte ha dichiarato di essere soddisfatta del proprio terapeuta, con l’ESCLUSIONE dei terapeuti della coppia, che hanno ottenuto punteggi bassissimi.
Questo sondaggio non può essere considerato una rigorosa ricerca scientifica, ma conferma quello che sanno da un pezzo i professionisti di questo settore: alla lunga, gli approcci attuali alla terapia della coppia, NON procurano benefici.
Quindi, quello che voglio dirti è che andare dallo psicologo/psicoterapeuta NON ti aiuterà a tornare a vivere una relazione di coppia felice, perché NON ti permette di capire come fare a cambiare i tuoi programmi emotivi inconsci e questo vale sia che tu ci vada da sola, sia che tu ci vada in coppia.
E SOPRATTUTTO che se finora NON sei riuscita a vivere una relazione felice NON è colpa tua, è colpa di questi programmi emotivi inconsci.
Per anni anch’io sono stata “vittima” dei miei programmi emotivi inconsci.
Nonostante fin da ragazzina avevo sempre sognato di trovare un ragazzo e poi un uomo che mi amasse incondizionatamente, che mi facesse sentire accolta, una vera e propria “principessa” … la vita poi mi ha portato a vivere relazioni tutt’altro che felici e soddisfacenti.
Fin da ragazzina mi ricordo che guardavo i miei genitori, perché erano il mio punto di riferimento, per capire da loro cosa fare e cosa NON fare, anche se poi ho scoperto che in realtà era controproducente, visto che litigavano continuamente e poi alla fine hanno divorziato…
E mi ricordo che pensavo: “Questo è forse quello che la vita mi ha riservato e forse non c’è scampo per me, dovrò continuare a vivere anch’io una relazione così insoddisfacente come i miei genitori hanno fatto prima di me…?”
Fino a quando non ho cominciato a lavorare su di me e a rendermi conto da cosa dipendeva, ero convinta che la colpa (perché all’epoca parlavo ancora di colpa) del fallimento della loro relazione fosse stata prima di mia madre, perché lei era remissiva, non era in grado di dire quello che voleva e provava.
Poi successivamente ho incolpato mio padre, perché lui NON le lasciava spazio, era troppo “esuberante”.
Poi, quando ho cominciato a frequentare il mio primo ragazzo “serio” e a rendermi conto che qualcosa nel nostro rapporto NON funzionava, ho cominciato ad accusare lui: era colpa sua se il nostro rapporto non funzionava, perché lui non faceva nulla.
Io mi stavo impegnando, cercavo di essere disponibile, di NON chiudermi in me stessa, come faceva mia mamma, per poi esplodere come una pentola a pressione, di affrontare i problemi con lui parlandone, ma niente sembrava funzionare.
In pratica, senza rendermene conto, stavo replicando il comportamento dei miei genitori all’interno del rapporto e non riuscivo a capire dove sbagliavo.
Poi un giorno ho avuto “un’illuminazione” e lì ho iniziato a capire:
a capire che una relazione, affinché sia sana, soddisfacente, appagante, in cui si è complici e si condivide, una relazione in cui si è libere di esprimere il proprio amore e la passione che si ha dentro, dipende da una cosa sola:
quelli che oggi appunto so essere i nostri PROGRAMMI EMOTIVI INCONSCI,
quei programmi che fino a quel momento mi avevano dato istruzioni errate su come avrei dovuto comportarmi con me stessa e nella relazione di coppia e che stavano NON SOLO portando ogni mia relazione alla rovina ma anche me stessa a vivere una vita banale, vuota, superficiale, senza emozioni.
Quindi, quello che voglio dirti, è che l’unico modo per tornare a sentirsi SODDISFATTE e APPAGATE e vivere una RELAZIONE SERENA, AUTENTICA e SENZA COMPROMESSI
è ELIMINARE i tuoi PROGRAMMI EMOTIVI INCONSCI
e APPRENDERNE di NUOVI UTILI.
Nuovi programmi che ti permettono di:
-Tornare a sentirti soddisfatta di te
-Liberarti di quella rabbia, delusione, frustrazione, per comunicare in modo sereno e tranquillo, del tutto naturale ed evitare così conflitti o silenzi distruttivi
-Tornare a mettere la coppia al centro e vivere una RELAZIONE EMOTIVAMENTE INTELLIGENTE
Ma cos’è una RELAZIONE EMOTIVAMENTE INTELLIGENTE? E soprattutto… come si fa a viverla?
Continua a leggere attentamente, perché tra poco lo scoprirai!
Abbiamo detto che eliminare i tuoi programmi “vecchi” e sostituirli con “nuovi”, un po’ come fare l’aggiornamento software del tuo computer, è l’unico modo per cambiare la situazione e NON solo a livello superficiale.
Perché quello che succede spesso quando si fanno altri tipi di percorso, sul momento si crede di aver fatto un cambiamento, ma quel cambiamento rimane a livello superficiale perché NON va a lavorare su quei programmi emotivi inconsci e quindi finito il percorso tutto torna come prima.
Anzi! Addirittura PEGGIO! Perché a quel punto c’è una consapevolezza maggiore ma manca il COME FARE.
E quindi rimani con l’incapacità di cambiare profondamente la tua situazione e con tanta frustrazione e rabbia e soprattutto con il rischio di portare la tua relazione alla fine.
E se stai pensando che per funzionare queste cose bisogna lavorare con entrambi i partner, cioè con la coppia…
…ti dovrai ricredere, proprio perché la coppia è un sistema interconnesso, quindi lavorando su uno, inevitabilmente anche l’altro “cambia”.
Il mio percorso che si basa sul Metodo A.L.F. [al quadrato] è l’unico che ti spiega come fare a eliminare questi programmi emotivi inconsci e apprendere e installarne di nuovi “utili” per sentirti soddisfatta e appagata e vivere una relazione autentica e senza compromessi.
Ma cosa vuol dire: nuovi e utili?
Significa che scoprirai cosa vuol dire stare in una relazione che funziona e soprattutto come fare a portare avanti e vivere quella che è una RELAZIONE EMOTIVAMENTE INTELLIGENTE,
quella in cui i partner, nelle loro vite quotidiane, hanno messo in moto una dinamica che impedisce ai loro pensieri e sentimenti negativi (che TUTTE le coppie hanno) di avere la meglio su quelli positivi.
Io sono l’unica che usa questo Metodo, che si basa su dati reali, statistici, su studi comprovati.
Probabilmente ti starai chiedendo:
“In cosa consiste praticamente questo Metodo, questo percorso?”
Il Metodo A.L.F. [al quadrato] è un percorso specifico che si basa su 3 pilastri:
Il 1° pilastro ti permette di imparare ad ASCOLTARTI, quindi conoscerti davvero, sapere chi sei e cosa vuoi.
Come ti ho anticipato, avendo subito per anni l’influenza dell’ambiente familiare in cui sei vissuta, questo ha condizionato il tuo modo di pensare e di comportarti, sia nella relazione con te stessa che con gli altri.
Quindi, come prima cosa dobbiamo identificare questi condizionamenti per poterli cambiare con altri più utili.
E questo significa darti tutti gli strumenti necessari per imparare a conoscerti e passare dal tuo stile relazionale (disfunzionale), che hai appreso nell’ambiente familiare in cui sei cresciuta, a uno stile relazionale funzionale, con il grande vantaggio di:
-riuscire a chiedere e a dire ciò che pensi con serenità, senza più tenerti tutto dentro (per poi sbottare) o essere aggressiva
-riconoscere ed esprimere le tue emozioni serenamente
-migliorare la fiducia in te e la tua autostima
-smettere di dire Sì quando vuoi dire NO, imparando a dire NO senza sentirti in colpa
–imparare a gestire i conflitti senza più o “scappare” facendo la vittima o “aggredire”
Cambiare questi programmi emotivi disfunzionali ha permesso ad una mia cliente di passare dal fare la “vittima” e quindi ingoiare sempre il rospo, NON sentirsi mai all’altezza delle pretese del partner, sentirsi inadeguata e dover sempre dimostrare il proprio valore…
…a riuscire a dire ciò che pensa e sente con serenità, senza più giustificarsi o sentirsi in colpa se qualcosa non le riusciva in modo “perfetto”.
E questo si è riflesso positivamente sulla sua relazione di coppia: hanno ricominciato a parlare serenamente dei problemi, ad affrontarli insieme e a riservarsi del tempo di qualità da trascorrere solo loro due insieme, come facevano quando si erano conosciuti.
Il 2° pilastro ti permette di LIBERARTI da quei pesi emotivi (rabbia, rancore, risentimento, sensi di colpa)…
Tutti quei pesi che ti stanno bloccando e che stanno rendendo la tua comunicazione inefficace, perché carica di energia e significati “negativi”.
E quindi anche un… “Ma io TI AMO!”
Detto al tuo partner, dove di sottofondo permane quella rabbia, quel rancore, NON funzionerà, NON ti farà recuperare la tua relazione, NON ti farà sentire amata, accolta e NON ti farà tornare a vivere una relazione autentica.
Liberarti dai pesi emotivi ti permette di riscrivere nuovi programmi utili col grande vantaggio di avere da subito più chiarezza e lucidità mentale, per:
-rendere il tuo modo di comunicare e di esprimerti molto più efficace, chiaro, piacevole e coinvolgente
-prendere decisioni con sicurezza e senza pentirtene
-avere più energia ed entusiasmo, per trascorrere le tue giornate con serenità insieme al tuo partner e alla tua famiglia
Inoltre, grazie ai tuoi nuovi programmi emotivi, non solo sarai in grado di portare all’interno della tua relazione nuove emozioni…
…ma noterai anche miglioramenti nel comportamento del tuo partner, che diventerà, giorno dopo giorno, sempre più presente e amorevole nei tuoi confronti.
Liberarsi dai suoi pesi emotivi e installare nuovi programmi emotivi inconsci ha portato Chiara, una mia cliente che era bloccata in una situazione di stallo con suo marito ormai da mesi (erano diventati fratello e sorella) a ritrovare prima l’amore per sé e poi una nuova passione d’amore nella relazione di coppia.
L’ha portata a sentirsi finalmente soddisfatta e appagata come donna e come moglie.
È importante che tu sappia che tutto quello che realizzerai con me si basa su un percorso comprovato e già testato da me in oltre 5 anni e con centinaia di clienti.
Il 3° pilastro ti permette di riportare il FOCUS sulla coppia e quindi imparare come fare a portare avanti una relazione emotivamente intelligente.
Se non metti tu la coppia al centro non lo farà nessuno altro al posto tuo.
Ed è quello che ha fatto Serena, una imprenditrice affermata, che è passata dal sentirsi IN COLPA, perché spesso stressata e irascibile nei confronti del marito (e della figlia) a sentirsi emotivamente serena nel vero senso della parola, soddisfatta di sé e questo si è riflesso sul rapporto col marito che adesso la sostiene ed è premuroso con lei come mai prima.
BENE, se questo è il tipo di risultati che vuoi ottenere anche tu, puoi richiedere una Consulenza Conoscitiva Gratuita con me, cliccando il link che trovi qui sotto:
Che cosa succederà durante questa Chiamata?
Succede che ci conosciamo e prima di tutto valuto la tua situazione, cioè ti dico che cosa in questo momento ti separa dall’avere una relazione autentica, fatta di complicità e condivisione.
Quindi ti faccio una diagnosi gratuita e ti do degli strumenti che puoi mettere in pratica da subito per iniziare a migliorare la tua relazione.
Pensaci, il costo di una tua mancata azione si riflette in una situazione che si protrae all’infinito, perché il tuo problema non lo risolvi se non fai niente e la situazione può solo peggiorare.
Quindi che costo ha per te non risolvere il tuo problema per altri 6 mesi, per 1 altro anno… a livello emotivo, a livello di stress…?
Cosa vuol dire per te continuare a vivere in questa situazione di insoddisfazione, di frustrazione, di delusione…?
Con una chiacchierata insieme possiamo iniziare a trovare una soluzione che può aiutarti a uscire da questa situazione dolorosa.
Quanto vale per te riuscire ad avere una vita di coppia ricca di complicità e condivisione?
Se vuoi davvero iniziare a migliorare la tua relazione di coppia (e la tua vita), questo è il momento giusto, prima che sia troppo tardi.
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Nella procedura di prenotazione troverai un brevissimo sondaggio con delle domande, che sono essenziali per poter confermare l’appuntamento e capire se sei veramente una persona che posso aiutare.
Perché ho solo 12 posti al mese, quindi devo fare una selezione ancora prima di parlare con le persone, perché prendo solo persone che posso aiutare.
Quindi se mi dai qualche informazione in più su di te, prima ancora di venire in Call, mi aiuti a capire se ti posso aiutare davvero.
Perciò ti chiedo gentilmente di dedicarmi meno di 1 minuto e di rispondere a queste poche domande, perché saranno fondamentali per capire se hai i requisiti per venire in Call con me.
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