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16 puntata – Alla Riscoperta di Te

riscoprirsi-Stella Laurini

Ciao e benvenuta in questo nuovo articolo!

Com’è andato l’esercizio sulle convinzioni visto nell’articolo precedente? Mi raccomando, è un esercizio molto importante e se hai domande scrivimi, così posso supportarti al meglio.

Andiamo quindi avanti. E aggiungiamo un altro pezzo.

Ti ricordi il tavolo? Nell’articolo precedente c’è servito come metafora per rappresentare le convinzioni.

E abbiamo detto che quante più gambe ha un tavolo e quanto più sono grosse, tanto più starà solidamente in piedi. Allo stesso modo quanti più riferimenti abbiamo tanto più saremo sicure delle nostre convinzioni.

Nell’articolo precedente siamo andate a segare le gambe di quel tavolo che rappresentava una convinzione limitante, che ti impediva di raggiungere i tuoi obiettivi, con l’esercizio “La nuova TE”.

Quello che faremo tra poco sarà quindi di “costruire un nuovo tavolo” con la nuova convinzione che hai trovato.

 

Esercizio: “La nuova TE” – PARTE 2

1. Prendi un foglio e una penna e disegna un tavolo (puoi prendere spunto da quello sotto… NON deve essere un’opera d’arte!)

2. Riprendi quindi la nuova credenza (ad esempio “Posso cambiare mentalità”) che hai trovato facendo il precedente esercizio.

3. Riprendi i riferimenti che hai trovato per la tua nuova credenza e scrivili alla base del tavolo, accanto alle gambe. Più riferimenti trovi… meglio è

4. Attacca il foglio con il disegno da qualche parte dove puoi vederlo bene e quotidianamente rileggi quello che hai scritto

Fatto?

Ottimo lavoro!!!

Nei prossimi articoli mettiamo un po’ di cose insieme… e iniziamo a parlare di come funzionano le sensazioni, di come mettere d’accordo le diverse parti di te… nel caso in cui ci siano dei conflitti… come nel caso di Gianna, che scrive:

“…Ecco una parte di me è convinta di essere magra, e di potercela fare a perdere ancora peso, l’altra invece mi dice che non è così, che sono un’illusa…”

E scoprirai come superare paure e blocchi, allontanandoli da te, mettendo un’ulteriore marcia avanti.

 

Alla ri-scoperta di te

Prima di tutto questo è giunto il momento di andare alla ri-scoperta di te.

Sarà un’avventura molto bella e intensa… come tutte le avventure che vivi e che ti portano a stare sempre meglio con te stessa, col tuo corpo e con la tua mente.

Perché mente e corpo sono due facce della stessa medaglia, e come tali sono strettamente collegate; l’uno dipende in qualche modo dall’altro tanto che, molto spesso, il primo modo di star bene è proprio il desiderio di volerlo.

Come la prima cura per guarire è proprio il desiderio di voler guarire

Quando ancora non avevo intrapreso il mio viaggio personale verso il dimagrimento e lo star bene con me stessa, mi capitava abbastanza spesso di avere mal di testa, o mal di stomaco, o sentire il collo e le spalle rigide e via dicendo.

Andando avanti ho scoperto una cosa molto importante: che il corpo somatizza i pensieri negativi, le tensioni facendo provare alla persona, ad esempio, male allo stomaco, o male alla testa, o un irrigidimento dei muscoli delle spalle.

Ecco perché è importante diventare consapevoli di come funziona la propria mente. Solo così puoi cambiare la tua vita, l’immagine di te, il tuo corpo e arrivare a vivere la vita che desideri.

Quando gli specchi non erano ancora stati inventati, l’uomo si specchiava attraverso la natura – nei fiumi e nei laghi – perché vedere la propria immagine dall’esterno, è sempre stato naturale e importante per dare un senso concreto al proprio corpo e alla propria persona.

È importante AMARSI E ACCETTARSI PER COME SI È PER DIVENTARE COME SI VUOLE: non potremo MAI diventare quello che vogliamo essere pienamente se non ACCETTIAMO e RISPETTIAMO CHI SIAMO ORA.

Se oggi sei così è perché la tua mente ti ha fatto comportare e agire nel modo che riteneva migliore per farti sopravvivere al meglio nell’ambiente in cui sei vissuta.

Stai scoprendo degli strumenti che ti permettono di ampliare gli orizzonti della tua mente, per farti agire e comportare in un modo più utile per farti star bene, per farti raggiungere il tuo obiettivo.

Chi essere tu?

A questo punto quindi è giunto il momento per un compito davvero importante.

Se hai mai fatto un colloquio di lavoro, potrebbe esserti stata fatta questa domanda: “Elenca le 4 caratteristiche che meglio ti rappresentano”.

A questa richiesta, molti candidati, seppur preparati, entrano in crisi. È difficile scegliere, rispetto all’infinità di cose da raccontare su di noi, quelle caratteristiche che in quel momento meglio ci rappresentano.

Anche in un noto cartone animato esiste una particolare scena che rappresenta bene questo aspetto. Il cartone animato è Alice nel paese delle meraviglie.

Questo è lo spezzone che riproduce la parte che ci interessa, quando Alice incontra il BruCaliffo:

Come hai visto, in questa parte del film, Alice incontra il BruCaliffo, che quando la vede le chiede immediatamente: “Cosa essere tu?”.

Anche Alice, come noi, rimane basita davanti a una domanda tanto semplice quanto profonda.

Eppure è importante, quando inizi un percorso, conoscere il punto da cui parti. Per capire quanto la tua “carta d’identità” sarà rimasta stabile e quanto sarà cambiata andando avanti.

 

Le 4 caratteristiche che meglio mi rappresentano

Più o meno di quanto ti saresti immaginata? Scrivi le 4 caratteristiche che meglio ti rappresentano.

1. ______________________________
2. ______________________________
3. ______________________________
4. ______________________________

Ti piacciono le caratteristiche che hai scritto? Sei soddisfatta di come ti sei rappresentata?

Più avanti scopriremo insieme quanto questa immagine di te si arricchirà ancora di nuovi elementi, diventerà ancora più poliedrica e ricca di nuovi modi di vedersi e di percepirsi.

Queste sono le 4 caratteristiche che Serena aveva scritto all’inizio del suo percorso (Serena ha fatto un percorso di Coaching personalizzato via Skype):

  1. Grassa
  2. Premurosa… stile “mamma”
  3. Insicura
  4. Debole

Dopo aver fatto alcune sessioni di Coaching (durante le quali ha lavorato su se stessa per iniziare a piacersi e ad avere più stima di sé), Serena ha scritto le sue nuove 4 caratteristiche che meglio la rappresentano:

  1. Premurosa
  2. Sicura di sé
  3. Determinata
  4. Mi piaccio (direi che sono a mio agio con me stessa)

 

Più ti senti e pensi a te come una persona insicura, più hai paura di fallire, più sei tu la prima a non credere abbastanza nelle cose che fai, più ti abbatti al primo ostacolo (che spesso forse ti crei da sola), più la stima di te ne risente.

Molte persone tendono ad incolparsi per l’insicurezza che provano, per l’incostanza, per le paure, per il fatto che non vanno bene.

Ma incolpare se stesse di ciò che non piace e che non va NON è utile. Quell’ “incolparsi” bisognerebbe trasformarlo in “assumersi la responsabilità”, legata ai comportamenti invece che all’identità della persona.

Identità, Comportamenti e la stima di sé

Ricordi la “piramide” che abbiamo visto negli articoli precedenti?

Livelli Logici-Stella Laurini

È molto diverso dire:

“Questa cosa è andata male perché io sono una fallita”
 [Livello: IDENTITA’]

rispetto a dire:

“Questa cosa è andata male perché io ho fallito” [Livello: COMPORTAMENTI]

Nel primo caso stai danneggiando fortemente la tua identità, la tua immagine e la tua autostima.

Nel secondo caso non solo non danneggi la tua identità (riferendoti al comportamento che hai avuto) ma questo tipo di pensiero ti porta a poter analizzare cosa non ha funzionato e quindi a trovare soluzioni.

Puoi allenarti ogni giorno a far crescere la tua autostima, per sentirti meglio con te stessa (e con gli altri) e avvicinarti ogni giorno di più al tuo obiettivo di dimagrire con gusto.

Quotidianamente, per migliorare la tua autostima, puoi:

fare una cosa per cui ti stimi, per la quale puoi dire a te stessa: “Brava!”

E a questo proposito ti riporto il commento di Sandra:

“Ciao Stella, ho deciso che ogni giorno (o quasi! ) quello che voglio fare per far crescere la mia autostima è farmi 2 complimenti. Cioè, dire a me stessa, ad esempio, ‘Che bei capelli che hai oggi!’ oppure: ‘Questo vestito ti sta proprio bene!’ E così via. Che ne dici? Può funzionare? Io penso di sì… già lo scriverlo mi fa stare meglio… ”

Certo che può funzionare!

E se ancora durante la giornata ti dici cose poco carine… beh, è giunto il momento di cambiare!

E il prossimo esercizio ti aiuta in questo.

 

Esercizio: “Io e lo specchio” – PARTE 1

1. Mettiti davanti allo specchio e osservati e fatti un complimento, che può riguardare il tuo aspetto fisico (qualcosa che ti piace di te) o il tuo stato mentale. E convinci la te che vedi nello specchio di ciò che le stai dicendo. Usa un tono di voce che ti piace (può essere il tuo o quello di una persona a te cara o di un attore/attrice che apprezzi).

2. E godi di tutte le sensazioni positive che fare a te stessa e ricevere un complimento di fa provare!

Quanto è più bello sentire dei complimenti piuttosto che delle “brutte parole”? Non è molto meglio essere soddisfatte di sé, amarsi, volersi bene, dirsi cose carine piuttosto che cose brutte?

Ti riporto quello che aveva scritto Gaia a maggio, quando abbiamo iniziato a lavorare insieme:

“Non mi piace il mio corpo, perché non è simmetrico. La parte sopra la vita è molto magra, mentre la parte al di sotto è molto grassa.

Ho fatto diverse diete fai da te, ma ogni volta perdo peso nella parte superiore e appena metto su un kg va nella parte inferiore.

Ciò a fatto sì che questo difetto continuasse ad aumentare nel tempo.

Questa cosa risale a circa dopo la laurea, da quando ho iniziato a lavorare. Anche negli anni precedenti alla laurea ho avuto dei momenti di bassa con il mio corpo e il mio ragazzo di quei tempi non faceva che aumentare questo mio difetto.

Diciamo che quando penso a me, come mi vorrei, penso a quando mi sono laureata: 48 kg!

Devo ammetere che a quei tempi mi ritenevo grassa, ma sono sempre molto critica.

Con il tempo ho imparato a conoscere altri miei difetti: la cellulite, ritenzione idrica, pelle grassa del viso, pelle secca della cute, piedi cicci…

Penso che questa visione di me, non aiuta a sentirmi sensuale e quindi influenza il seocndo aspetto (quello sessuale).

Ho provato a visualizzarmi magra (come vorrei io), ma ogni volta che mi guardo allo specchio trovo la mia immagine che mi ricorda la realtà.”

Quello che voleva Gaia, il suo obiettivo era:

“…voglio un rapporto meraviglioso con il mio corpo… fianchi stretti, un bel sorriso, sentirmi tonica…”

E alla domanda: “Come ti immagini, come ti vedi quando avrai raggiunto il tuo obiettivo?” E “Quali sensazioni proverai? Come ti sentirai?”

Ecco la sua risposta:

“Con un pinocchietto di jeans a vita bassa dove non c’è un filo di pancia, le gambe snelle, non microscopiche, i fianchi ci sono, indosso una canotta gialla, ho i capelli corti dritti, castano chiaro quasi biondo come ora, un bel sorriso, niente trucco e un filo di abbronzatura. Peso: 48 kg. Le sensazioni… mi sentirò felice, sarò sorridente, sto bene.”

A metà giugno Gaia scrive:

“Ho raggiunto il mio traguardo intermedio. Mi sono tinta i capelli più sul nero, ho un colore chiaro di pelle, pallidina come al solito… i fianchi un po’ più larghi… scarpe col tacco… gonna e camicia….con un trucco leggero. Peso 53 kg… le sensazioni… provo forza e sicurezza… Mi sento molto meglio con me stessa… inizio a piacermi di più…”

E a fine luglio, Gaia scrive:

“…Mi sono resa conto che sto bene come sono. Mi sono riscoperta, ho riscoperto i miei bisogni… Mi sento una persona nuova… non so davvero come ringraziarti… vedo i miei colleghi che mi guardano con un occhio diverso… mi fanno complimenti… anche quando mi metto in gonna (cosa che prima non avrei mai fatto! L Perché con le gambe grosse che mi vedevo mi sentivo proprio a disagio…). Oggi sono soddisfatta di me… sto bene… la mia vita è cambiata… e devo ringraziare te… grazie davvero…mi hai dato un aiuto prezioso… e inestimabile…”

Oggi Gaia è una persona nuova, diversa e anche il rapporto con il suo compagno è cambiato perché stando bene lei con se stessa ha ri-cominciato a star bene anche con lui e si sono riscoperti a vicenda

Ogni persona può costruirsi un nuovo futuro più appagante e gratificante, può ritrovare nuovo entusiasmo, maggiore serenità, riscoprire una nuova sé, da amare e a cui voler bene… perché la persona con cui passerai più tempo nella tua vita sei TU…

E chiudo questo articolo con un ultimo esercizio

 

Esercizio: “Io e lo specchio” – PARTE 2

Nei prossimi giorni, quando vuoi, quando hai un po’ di tempo, contatta due o tre dei tuoi amici o persone che ti vogliono bene e che ti stimano e chiedi loro:

“Sto facendo un esercizio, puoi dirmi, in poche parole, cosa apprezzi di me?”

Insisti nel chiedere loro poche parole, perché ti aiuterà a fare associazioni più immediate. Scrivi, dunque, quali sono i punti di forza e i talenti rilevati da tre dei tuoi amici che ti conoscono bene, ti apprezzano, ti vogliono bene e come ti definirebbero o ti presenterebbero agli altri.

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Con questo si chiude questo articolo. Se hai domande o vuoi prenotare una sessione di Coaching GRATUITA ti invito a scrivermi CLICCANDO QUI

 

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