3a puntata – L’importanza della fiducia

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3a puntata – L’importanza della fiducia

fiducia-Stella Laurini

In questo articolo parliamo di un aspetto molto importante per migliorare la propria Autostima: la fiducia.

La fiducia nelle proprie capacità è fondamentale per andare avanti (senza più fare come i gamberi), per crescere, per migliorarsi, per scoprire cose nuove, per ottenere risultati differenti e in generale per vivere bene (non solo sopravvivere, come spesso “accade” oggi a molte persone).

Fiducia in se stessi, fiducia negli altri, fiducia nel futuro.

E sai come si fa a costruire e alimentare la fiducia in se stessi? Si prende consapevolezza e coscienza del fatto che i successi raggiunti sono il risultato dell’impegno messo nel fare le cose.

La fiducia in te stessa aumenta nel momento in cui prendi decisioni e compi azioni che ti portano a ottenere ciò che desideri.

Se non agisci non otterrai mai risultati. E per agire e ottenere i risultati che desideri è fondamentale che credi in te stessa.

Avere fiducia in se stessi è fondamentale. Come è fondamentale avere intorno persone che hanno fiducia in noi e di cui noi possiamo fidarci.

Il fatto è che la tua fiducia nelle possibilità e potenzialità degli altri ha un impatto molto forte sui risultati che l’altra persona potrà ottenere. E la “potenza” della fiducia è stata più volte dimostrata.

Cosa pensi di te stessa/o?

Conosci la storia di quel gruppo di bambini mediamente dotati, affidati ad insegnanti diversi?

Questa storia inizia con un gruppo di bambini ai quali era stato fatto fare un test per determinare il loro livello d’intelligenza e preparazione e dal test era risultato che erano tutti mediamente dotati.

La metà di questi bambini viene affidata ad un insegnante (che chiameremo A), al quale viene detto e fatto credere che il suo gruppo di allievi è composto da scolari molto dotati.

L’altra metà di questi bambini viene affidata ad un insegnante (che chiameremo B), al quale viene detto e fatto credere che il suo gruppo di allievi è composto da scolari con gravi difficoltà di apprendimento.

(Ti ricordo che entrambe le metà del gruppo erano composte da bambini mediamente dotati)

Cosa succede, quindi?

Succede che gli insegnanti svolgono per un certo periodo la loro attività didattica, seguendo (entrambi gli insegnanti) il programma prestabilito.

E poi?

Dopo il periodo prestabilito, vengono rifatti i test di controllo e… indovina cosa viene fuori?

I bambini che erano stati seguiti dall’insegnante A (al quale era stato detto che i suoi allievi erano molto dotati) avevano non solo portato a termine il programma previsto ma addirittura erano andati più avanti, trattando argomenti dei mesi successivi.

I bambini che erano stati seguiti dall’insegnante B (al quale era stato detto che i suoi allievi avevano gravi difficoltà di apprendimento) non solo NON avevano portato a termine il programma previsto ma addirittura erano rimasti indietro, non riuscendo a finire nemmeno quanto richiesto.

Incredibile? Eppure è quello che si è verificato…

I risultati conseguiti dai bambini sono stati immancabilmente un riflesso di ciò che gli insegnanti credevano a proposito delle loro capacità.

Fa riflettere, vero?

Quanto è importante la fiducia… e pensa… questa è fiducia nell’altra persona, è credere che l’altra persona possa farcela.

Henry Ford diceva:

“Che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione.”

Ed è proprio così. Se CREDI di potercela fare e hai fiducia in te, ogni cellula del tuo corpo si muoverà per farcela.

 

Sai qual è la cosa più assurda?!??!

La cosa più assurda è che spesso è più facile vedere nelle altre persone le loro potenzialità future, mettendo da parte ciò che hanno fatto nel passato e ci si dimentica di guardare le nostre di potenzialità e possibilità presenti e future.

È più facile lamentarsi, è più facile dire: “Io sono diverso… io non sono in grado… per me non funziona…” e aggrapparsi alla paura di sbagliare, alla scarsa sicurezza di sé, ai dubbi sulle proprie capacità, alla mancanza di fiducia in se stesse, ai problemi…

Talvolta le persone (NON TU, ovviamente !!!) si aggrappano ai problemi perché vogliono sentirsi speciali o importanti, o perché quegli stessi problemi danno loro un’identità.

Adorano essere VITTIME del mondo intero.

Fanno di tutto per dimostrare al mondo (e a se stesse!) che per loro non ci sono soluzioni, perché loro sono casi irrecuperabili.

Beh, ti dico una cosa che forse “sconvolgerà” alcune di queste persone: i casi disperati non esistono.

C’è sempre una speranza e c’è sempre una via d’uscita.

Hai presente… come nei cinema c’è l’uscita di sicurezza con scritto “EXIT”…

L’unica cosa a cui non c’è via d’uscita è la morte (e qui se vuoi tocca ferro o… insomma… non devo certo dirtelo io cosa toccare !!!   😉

Quella tocca a tutti.

Ma messa da parte quella… c’è sempre una via d’uscita.

A questo punto forse ti starai chiedendo: “Perché allora alcune persone non vedono la via d’uscita? Perché non la trovano?”

Giusta domanda.

Ci sono persone che non trovano la via d’uscita perché… …hanno gli occhi chiusi. E con gli occhi chiusi… non si può vedere!

Altre persone non la trovano perché stanno al buio. E al buio è piuttosto difficile vedere… a meno che non siano dotate di occhiali a raggi infrarossi…(mi sembra siano quelli… insomma, quelli con cui si vede al buio).

Ma sai qual è la cosa che maggiormente impedisce alle persone di trovare la via d’uscita?

La cosa che più frena e impedisce ad alcune persone di trovare la via d’uscita è la convinzione che quella è una situazione dalla quale non possono uscire. Sono convinte che è così e basta.

Le convinzioni sono molto potenti, e a seconda di quello che credi cambia la tua esperienza e la tua vita.

E cambiano i risultati che ottieni. E può aumentare o diminuire la fiducia che hai in te stessa (e nel mondo esterno).

E quindi se hai convinzioni che ti aiutano ad ottenere i risultati che desideri la tua fiducia in te stessa aumenterà… e, osservando i tuoi risultati, aumenterà anche la consapevolezza e la coscienza del fatto che i successi raggiunti (grazie anche alla fiducia che hai in te) sono il risultato dell’impegno messo nel fare le cose.

Una parola chiave: impegno

Cosa significa che l’impegno è una parola chiave?

Significa che se vuoi cambiare, se vuoi smettere di fare 1 passo avanti e 2 indietro, se vuoi migliorare la STIMA di TE devi fare qualcosa di diverso. Se continui a fare quello che hai sempre fatto, continuerai ad avere gli stessi risultati di adesso. E per cambiare serve impegno.

Ricordi la “formula”:

Quello che ti dici, la postura che hai, dove poni l’attenzione
+
le convinzioni che hai
=
come ti senti, come ti comporti e l’atteggiamento che hai

 

Tutto si gioca qui. Questa è la cosa più importante, adesso. Rileggila attentamente e riflettici su.

Sono le 4 ruote della macchina:

1 – quello che ti dici

2 – la postura che hai

3 – dove poni l’attenzione

4 – le convinzioni che hai

E possono essere tonde, e quindi girare e far andare la tua macchina verso l’obiettivo e il tuo peso desiderato… o possono essere quadrate… e quindi frenare il tuo viaggio verso l’obiettivo.

Adesso, prima di proseguire nella lettura, leggi e fai l’esercizio che trovi qui sotto. Lo puoi fare in casa, oppure fuori all’aperto, per strada, nel parco… insomma ovunque ti trovi.

È un esercizio molto importante legato ad una delle ruote della tua macchina: la seconda ruota, quella della postura.

Sei pronto? Avrai bisogno di circa 10 minuti per farlo tutto.

Esercizio OSSERVA e ASCOLTA:

L’esercizio OSSERVA e ASCOLTA è molto semplice:

PARTE 1

Fai un respiro profondo e inizia a camminare con la tua andatura naturale, quella che usi quotidianamente per andare a lavoro, per tornare a casa, per accompagnare i bambini a scuola, per andare a fare la spesa… insomma, la tua andatura diciamo “standard”.

Non è necessario che fai chilometri… NON è quello lo scopo dell’esercizio. Se sei in casa puoi tranquillamente rimanere in una sola stanza e quindi se hai un monolocale… ottimo!!! 🙂

Se sei fuori puoi scegliere un tratto di strada o una zona del parco o quello che è e rimanere in pochi metri quadrati di spazio. Te lo ridico… lo scopo dell’esercizio NON è quello di fare i chilometri.

Quindi… dicevo… fai un respiro profondo e inizia a camminare con la tua andatura naturale e… a rimanere in ASCOLTO e ad OSSERVARE.

Ascolta e osserva ciò che c’è intorno a te. Cosa noti? Cosa vedi? Cosa senti?

E ascolta le tue sensazioni…

Osserva la tua postura… come cammini?

Come tieni le spalle?

Come respiri?

Dove guardi?

E prendine nota mentalmente… come se volessi fare una fotografia, o un filmato di te stessa.

Cammina con la tua andatura naturale per tre minuti. Prendi proprio il tempo, imposta il conto alla rovescia che ti avvisa quando sono passati tre minuti.

PARTE 2

Adesso, invece, fai un respiro profondo e inizia a camminare con un’andatura L E N T A… ancora più   L  E  N  T  A  … e… rimani in ASCOLTO e OSSERVA.

Ascolta e osserva ciò che c’è intorno a te.

Cosa noti? Cosa vedi? Cosa senti?

E ascolta le tue sensazioni…

Osserva la tua postura… come cammini?

Come poggiano i tuoi piedi per terra?

Come tieni le spalle?

Come respiri?

Dove guardi?

Cammina con un’andatura L E N T A per tre minuti. Imposta nuovamente il conto alla rovescia che ti avvisa quando sono passati tre minuti.

E anche questa volta prendi nota mentalmente di ciò che osservi e ascolti… come se volessi fare una fotografia, o un filmato di te stessa.

Quante cose in più sei riuscito a vedere, andando L E N T A M E N T E ?

Magari hai notato particolari che prima non avevi visto… forse una ragnatela sul soffitto che chissà da quanto è lì !!!    😉

Quante cose in più o diverse sei riuscito a sentire?

Il canto degli uccellini… il tuo respiro… il rumore dei tuoi passi sul pavimento, o sull’asfalto, o sull’erba, o…

Com’è cambiata la tua postura? La posizione delle spalle, delle mani…

Hai notato come i tuoi piedi poggiano sul pavimento? Uno dopo l’altro… uno davanti all’altro… cosa appoggia prima… la punta o il tallone?

E come sono cambiate le tue sensazioni?

Quale delle due camminate è stata più piacevole?

PARTE 3:

Adesso, invece, fai un respiro profondo e inizia a camminare con un’andatura VELOCE… come se dovessi prendere il treno e avessi pochi minuti e quindi quasi devi correre… e… rimani in ASCOLTO e OSSERVA.

Ascolta e osserva ciò che c’è intorno a te.

Cosa noti? Cosa vedi? Cosa senti?

E ascolta le tue sensazioni…

Osserva la tua postura… come cammini?

Come poggiano i tuoi piedi per terra?

Come tieni le spalle?

Come respiri?

Dove guardi?

E anche questa volta prendine nota mentalmente… come se volessi fare una fotografia, o un filmato di te stessa.

Cammina con un’andatura VELOCE per tre minuti. Imposta nuovamente il conto alla rovescia che ti avvisa quando sono passati tre minuti.

E anche questa volta fermati a riflettere su cosa c’è stato di diverso.

Cos’è cambiato rispetto alle camminate precedenti?

Come sono cambiate le tue sensazioni?

Quale delle tre camminate è stata più piacevole?

È proprio attraverso l’uso del corpo che ciascuno di noi influenza il proprio stato. I cambiamenti nella postura, nella respirazione, nella tensione muscolare e nella mimica facciale influenzano sia il modo di sentire sia il comportamento.

Usando il tuo corpo in modo diverso avrai un’esperienza completamente diversa.

Come “usi” il tuo corpo?

Fai quest’altro esperimento, adesso: pensa per qualche istante ad una situazione in cui ti sei sentito nervoso, ad esempio, di una presentazione sul luogo di lavoro, o prima di fare una domanda difficile ad una persona a cui tieni molto.

STOP!

Dovunque ti trovi, pianta i piedi saldamente a terra, adesso, tira indietro le spalle, stampati un bel sorriso a 45 denti sul viso e fai un respiro profondo (sì, lo so… i denti sono “solo” 32… è proprio perché il sorriso deve essere al massimo!!!).

Ora pensa a quella situazione spiacevole senza cambiare postura: spalle indietro, piedi ben piantati per terra e un bel sorriso!

Se hai fatto quello che ti ho chiesto, ti sarai già resa conto che… o le tue sensazioni riguardo alla situazione sono cambiate o non ti riesce più vederla allo stesso modo.

Perché?

Perché la tensione o il rilassamento muscolare, la respirazione e la postura influenzano il tuo stato emotivo.

Se il tuo corpo è teso, produce sostanze chimiche diverse rispetto a quando è rilassato, perciò ovviamente proverai sensazioni diverse e penserai in modo diverso. È un qualcosa di fisico e chimico che avviene nel tuo corpo.

Sorpreso? Io quando ho scoperto, studiando e informandomi, questa cosa sono rimasta molto stupita. Mi sono detta: “Ecco, vedi! Allora forse è più facile cambiare umore di quanto potessi pensare…! Forse basta solo cambiare postura!”

In realtà ho scoperto poi che non basta cambiare postura… ma questo aiuta molto!!! È il primo passo verso una nuova consapevolezza e conoscenza di sé, e quindi verso l’obiettivo di migliorare la propria autostima e smettere di fare 1 passo avanti e 2 indietro.

In questo momento, la cosa importante è che cominci a diventare più consapevole di ciò che succede dentro di te.

E per diventare più consapevole è importante che impari sempre di più ad OSSERVARE e ad ASCOLTARE ciò che succede dentro e poi fuori di te senza darti giudizi.

OSSERVA e ASCOLTA senza giudicare. E per i prossimi giorni allenati ad osservare ed ascoltare le tue sensazioni quando cammini, come hai fatto nell’esercizio, senza darti giudizi.

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Con questo si chiude questo articolo. Se hai domande o curiosità ti invito a scrivermi CLICCANDO QUI

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