Come diceva Vasco… Ormai è tardi…! Ma tardi per cosa?
Per scoprirlo dobbiamo parlare del Vaso di Pandora. Hai mai sentito parlare del Vaso di Pandora?
Nella mitologia greca, il vaso di Pandora è il leggendario contenitore di tutti i mali che si riversarono nel mondo dopo la sua apertura.
Secondo il racconto, il vaso era un dono fatto a Pandora da Zeus, il quale le aveva raccomandato di non aprirlo.
Pandora, che aveva ricevuto dal dio Ermes il dono della curiosità, non tardò però a scoperchiarlo, liberando così tutti i mali del mondo.
Sul fondo del vaso rimase soltanto la speranza (Elpis), che non fece in tempo ad allontanarsi prima che il vaso venisse chiuso di nuovo.
Al giorno d’oggi l’espressione vaso di Pandora viene usata metaforicamente per alludere all’improvvisa scoperta di un problema o una serie di problemi che per molto tempo erano rimasti nascosti e che una volta manifesti non è più possibile tornare a celare.
Ecco: il mio personale vaso di Pandora è stato aperto e adesso non si può tornare indietro… solo andare avanti! 😉
Sarò sincera. Fino a qualche giorno fa, oltre all’eccitazione per la nuova “avventura” intrapresa il rovescio della medaglia era una sorta di paura.
Ebbene sì. Devo confessare che l’idea di un progetto che possa aiutare decine, centinaia, magari migliaia di persone a capire COSA FARE e COME FARE per acquisire NUOVE COMPETENZE e CONOSCENZE e quindi CRESCERE COME PERSONE, per migliorarsi e smettere di fare un passo avanti e due indietro…
beh! un bel po’ mi spaventava! Perché a parlare siamo tutti bravi! Ma quando ci si trova a voler sistemare e mettere insieme anni di esperienze (“positive” e “negative”), di studi e conoscenze nei campi più svariati… ecco che le cose si complicano!
Per più di un istante mi sono rivista la mia vita scorrere davanti: i successi, i fallimenti, le strade intraprese per trovare nuove soluzioni, le giornate passate a studiare, cercare, approfondire… i momenti di sconforto e le gioie dei risultati raggiunti.
E il pensiero che mi frullava nella testa era: “E adesso? Da che parte comincio? Come faccio a mettere insieme il tutto, esperienze e conoscenze, in modo che sia semplice da capire, seguire e utilizzare per migliorarsi e smettere di fare un passo avanti e due indietro?”
Dopo qualche istante di perplessità, nel caos mentale più totale, quasi per caso mi è tornata in mente una domanda che faccio spesso ai miei clienti, quando si trovano in situazioni simili alla mia: “Come si mangia un elefante?”
TA DA’!
Ecco la chiave: ogni cosa va fatta a piccoli passi (nel caso dell’elefante a piccoli morsi). Perché per quanto insormontabile, enorme, grande possa sembrarti il tuo obiettivo, se inizi a ridurlo in piccoli step diventerà subito accessibile.
Aprire il vaso di Pandora mi ha permesso di riprendere quelle esperienze di “gambero” e di capire, grazie alle conoscenze e le competenze di oggi, come fare le cose diversamente. Cioè: imparare la lezione.
Perché se non impari dagli “errori” e dalle esperienze passate, queste continueranno a ripetersi e a ripetersi e a ripetersi.
E per imparare devi avere degli strumenti, delle tecniche, delle conoscenze che ti permettono di farlo, cioè che ti permettono di fare qualcosa di diverso rispetto a quello che hai fatto fino adesso.
Ecco la combinazione “perfetta”: esperienza + conoscenza + voglia di cambiare.
Questo impegnativo lavoro è stato quindi, alla fine, molto soddisfacente:
adesso ho la “lista” delle esperienze di “gambero” e soprattutto di quelle che mi hanno permesso di superare la “gamberite”!
Al prossimo sviluppo!
Con affetto
Stella
P.S.: Puoi liberamente inoltrare le mie e-mail a quegli amici che, secondo te, sarebbero contenti di scoprire questa “iniziativa”
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