Dicono che bisogna accontentarsi
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C’è anche un proverbio che dice:
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“𝘊𝘩𝘪 𝘴𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘵𝘢, 𝘨𝘰𝘥𝘦“
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Il che significa che un pochino fa parte della nostra cultura, degli insegnamenti che ci vengono trasmessi.
Assomiglia alla rete di salvataggio che su cui fare affidamento quando le cose vanno male.
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𝗠𝗮 𝗰𝗶 𝗳𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗯𝗲𝗻𝗲 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗰𝗶?
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𝗖𝗶 𝗳𝗮 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝘀𝗼𝗱𝗱𝗶𝘀𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗶?
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O invece…
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“𝙌𝙪𝙖𝙣𝙩𝙖 𝙧𝙞𝙣𝙪𝙣𝙘𝙞𝙖 𝙘’𝙚̀ 𝙣𝙚𝙡𝙡’𝙖𝙘𝙘𝙤𝙣𝙩𝙚𝙣𝙩𝙖𝙧𝙨𝙞?”
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𝗔𝗖𝗖𝗢𝗡𝗧𝗘𝗡𝗧𝗔𝗥𝗦𝗜 è un atteggiamento lontano dall’apprezzare ciò che si ha
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È più un 𝗮𝗹𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗱𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝘃𝗼𝗿𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲: una vita diversa, una relazione migliore, entrate maggiori, gratificazioni e soddisfazioni
Si accetta ciò che si ha, non perché lo si apprezzi ma perché NON si riesce ad avere di meglio
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𝐒𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐬𝐢, 𝐚𝐥𝐥𝐨𝐫𝐚 𝐦𝐢 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐜𝐞.
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Il che significa, in buona sostanza, smettere di cercare soluzioni e alternative.
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Qᴜɪɴᴅɪ ᴍᴇɢʟɪᴏ NON ᴀᴄᴄᴏɴᴛᴇɴᴛᴀʀsɪ
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Lavorando con Barbara durante il percorso “Scegli di Essere Libera di Essere Te Stessa” è venuto fuori proprio questo argomento:
ACCONTENTARSI o NON ACCONTENTARSI?
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Accontentarsi (-> rassegnarsi) a portare avanti una relazione che non la soddisfaceva, a far finta di niente, perché “era meglio così, perchè poi chissà cosa avrebbero detto gli altri…
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Oppure darsi da fare e impegnarsi per cambiare la situazione e tornare a vivere una relazione serena, basata sull’amore e sul rispetto?
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Eᴄᴄᴏ, ɪᴏ NON ᴘᴇɴsᴏ sɪᴀ ᴜᴛɪʟᴇ “ᴀᴄᴄᴏɴᴛᴇɴᴛᴀʀsɪ”.
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Non c’è nessuna ragione per la quale una persona dovrebbe arrendersi e non puntare a qualcosa che davvero la faccia sentire bene
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Stare con qualcuno a cui si vuole bene, fare un lavoro che ci piace, vivere in una città che ci piace…
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Ogni tanto bisogna rischiare di “perdere” qualcosa per trovare qualcos’altro di migliore…
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Si vive una volta sola e non essere soddisfatti NON aiuta noi stessi e nessuna delle persone coinvolte nella nostra vita
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Se stessi con qualcuno che non mi sceglie per le ragioni giuste preferirei essere lasciata andare, se fossi un datore di lavoro spererei che chi lavora per me sia davvero appassionato a quello che fa
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𝗔𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼𝘀𝗶, 𝗽𝗲𝗿 𝗾𝘂𝗮𝗹𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲 𝗿𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗲 𝗻𝗼𝗶 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀i
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Ecco, credo quindi che il superamento di “bisogna accontentarsi” debba tenere in considerazione due aspetti complementari:
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𝘀𝗮𝗽𝗲𝗿 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗶𝗼̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼. Anche perché nessuno di noi è invincibile, non esistono garanzie di poterlo avere anche domani
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𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼, 𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼, 𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮𝗿𝗰𝗶 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼.
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𝗦𝗘 𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗔 ANCHE A TE 𝗗𝗜 𝗔𝗖𝗖𝗢𝗡𝗧𝗘𝗡𝗧𝗔𝗥𝗧𝗜, 𝗖𝗛𝗜𝗘𝗗𝗜𝗧𝗜:
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📌Quali conseguenze ha il fatto che scelgo di accontentarmi?
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📌Chi viene condizionato dalla mia scelta di accontentarmi (direttamente e indirettamente)?
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📌Davvero chi si accontenta, gode? Oppure ha trovato un modo diverso per rimanere così com’è?
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📌Possibile che il messaggio implicito di “bisogna accontentarsi” in realtà sia: “stai al tuo posto!” (non crescere,
non disturbare, ecc.)?
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📌Quanta volontà di rimanere nella mia zona di comfort c’è nel “bisogna accontentarsi”?
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𝘙𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦 𝘴𝘢𝘤𝘳𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪𝘰, 𝘥𝘪𝘴𝘤𝘪𝘱𝘭𝘪𝘯𝘢, 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘰, 𝘧𝘢𝘵𝘪𝘤𝘢, 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘣𝘢𝘨𝘭𝘪𝘢𝘳𝘦 … 𝘕𝘰𝘯 𝘴𝘵𝘢𝘳𝘰̀ 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘷𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰?
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Può essere più 𝗙𝗔𝗖𝗜𝗟𝗘 di quello che credi 𝘀𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶, 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗶𝗼̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗲 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼
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Se anche tu vuoi smettere di accontentarti e iniziare a RIMETTERTI al CENTRO della tua vita, VALORIZZARTI, superando la paura del giudizio altrui, delle critiche, del rifiuto, per sentirti fiera di te e creare Connessioni Profonde con le persone giuste per te, entra nel mio gruppo FB privato
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