COSA HA PERMESSO A SARA DI RENDERSI CONTO CHE SE SI ASCOLTA E FA LE COSE CHE LA FANNO STARE BENE POI… NON SI SENTE IN COLPA!
E COSA PUOI FARE ANCHE TE
Domenica sera è venuta una mia amica… doveva lasciarmi del materiale e poi andarsene… e invece aveva voglia di chiacchierare… ma io ero stanca e sbadigliavo… si vedeva che avevo sonno…
In altre occasioni le avrei detto: “Fermati, dai, facciamo quattro chiacchiere”, quindi mi sarei messa a sua disposizione “calpestando” le mie necessità e le mie esigenze (per poi darmi della stupida per non averle detto di andarsene…)
Questa volta invece non le ho detto niente e così lei dopo poco è andata via
Il giorno dopo poi inizialmente mi sono sentita in colpa per non averle chiesto di rimanere e mi sono detta: “Ma perché mi devo sentire in colpa per questa cosa qua…”
E poi: “Ma no, Sara, non ti devi sentire in colpa per questa cosa qua, perché alla fine hai ascoltato le tue necessità, ti sei rispettata…”
E mi sono data una motivazione per quel nuovo comportamento che all’inizio mi aveva fatto sentire in colpa e che invece poi ho riconosciuto e ho sentito essere la cosa giusta da fare, per stare bene
Mi sono resa conto del fatto che se le avessi detto di restare (controvoglia per via della grande stanchezza che avevo), io NON sarei stata di buona compagnia, lei ci sarebbe rimasta male e entrambe saremmo state insoddisfatte
Così facendo invece ho rispettato me stessa e ho rispettato anche lei, non facendole credere che mi avrebbe fatto piacere farla rimanere (quando non era così) e facendole capire che quella non era la serata ideale per fare quattro chiacchiere
E questa cosa che sono riuscita a fare mi dice che se mi ascolto faccio le cose che mi fanno stare bene, poi NON mi sento in colpa!
Ed è FANTASTICO!
Ascoltandomi e chiedendomi cosa mi volesse dire quel senso di colpa che provavo, ho capito che in realtà non c’era niente per cui sentirsi in colpa, anzi!
Ho capito che quel senso di colpa mi stava dicendo che dovevo pensare a me, e smettere di essere sempre a disposizione
E il senso di colpa se n’è andato… così com’era arrivato
Sono stata fiera di me, perché avevo rispettato me stessa (e la mia amica), facendo quello che mi faceva stare bene
Mi sono sentita gratificata
E ho capito che avendolo fatto una volta, potevo rifarlo
Ho capito l’importanza di ascoltarmi, di ascoltare ciò che provo per poter fare le cose che mi fanno stare bene… senza sentirmi in colpa
*********
Cosa ha fatto Sara, nome di fantasia, una mia cliente del percorso “Scegli di Essere Libera di Essere Te Stessa”, che le ha permesso di smettere di sentirsi in colpa?
Ha fatto questi due passaggi FONDAMENTALI:
1) Ha iniziato ad ascoltare ciò che prova, le emozioni che sente, dando loro innanzitutto un nome (ad esempio: sto provando tristezza, rabbia, gioia, paura, ecc.)
2) Una volta identificata l’emozione, ha iniziato a chiedersi: “Cosa mi vuole dire questa emozione?”
Perché devi sapere che OGNI emozione che proviamo contiene un messaggio, cioè vuole dirci qualcosa
Un po’ come il mal di denti… vuole dirti che probabilmente hai un dente che si sta cariando…
Il problema è che molte persone sono state abituate a NON ascoltare le emozioni che provano (a volte neanche il mal di denti…!)
E questo comporta che poi quell’emozione (come il mal di denti) diventa più forte… e poi più intensa… finché ad un certo punto ci costringe a fermarci
Chiedersi: “Cosa mi vuole dire questa emozione?”
Ti da l’enorme vantaggio di poter iniziare a capire il messaggio che quell’emozione ti vuole dare e quindi permetterle di assolvere il suo compito
E una volta che ha assolto il suo compito e quindi che hai ascoltato il messaggio, ecco che quasi “magicamente” l’emozione “svanisce”…
Come il senso di colpa di Sara… dopo aver capito cosa voleva dirle
L’invito che ti faccio quindi è quello di seguire questi due passaggi FONDAMENTALI:
1) inizia ad ascoltare le emozioni che provi, dando loro innanzitutto un nome (ad esempio: sto provando tristezza, rabbia, gioia, paura, ecc.)
2) Una volta identificata l’emozione, chiediti: “Cosa mi vuole dire questa emozione?”
E rimani in ascolto
Cosa può succedere?
-Che identifichi il messaggio, agisci di conseguenza e l’emozione “svanisce”
-Che non riesci a identificare subito il messaggio
In questo secondo caso… tranquilla! Puoi chiedertelo di nuovo e vedrai che, con i tuoi tempi, riuscirai a identificare il messaggio che si nasconde dietro l’emozione per agire di conseguenza e poi lasciarla andare
Nel caso in cui non riuscissi a farlo da sola, puoi entrare nel mio gruppo FB privato, dove puoi interagire direttamente con me e con altre persone che, come te, hanno scelto di tornare a essere libere di essere se stesse
e che hanno già intrapreso la loro strada verso il rimettersi al centro della propria vita e il valorizzarsi, per sentirsi fiere di sé e creare Connessioni Profonde con le persone giuste per loro
CLICCA QUI per entrare nel mio gruppo: https://www.facebook.com/groups/ilmetodoalfalquadrato